Il 12 Ottobre 2018 si è tenuto a Napoli, presso l’auditorium della Regione Campania, il Seminario “Stato di attuazione del D.Lgs. 42/17: come si stanno evolvendo le norme sul rumore ambientale”, organizzato dalla Associazione Italiana di Acustica con la collaborazione del Ministero dell’Ambiente, di Ispra, della Regione Campania, di ARPAC, degli Ordini degli Ingegneri delle province di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, degli Ordini degli Architetti delle province di Caserta, Avellino, Benevento e del Collegio Periti Industriali della provincia di Napoli.
Al seminario hanno partecipato complessivamente 160 persone, provenienti da Agenzie ambientali, Università, enti di ricerca, amministrazioni locali e dal mondo dei liberi professionisti. Erano presenti anche i rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e di ISPRA.
Si riportano di seguito i riassunti dei singoli intreventi, estratti dagli atti on-line dell’evento.
Gli atti saranno disponibili gratuitamente per i soci AIA dal mese di aprile 2019.
I soci AIA che fossero interessati ad acquistare le credenziali di accesso prima della suddetta data e i non soci potranno rivolgersi direttamente alla segreteria dell’Associazione, all’indirizzo mail: segreteria@acustica-aia.it.
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Il decreto legislativo 42/2017 ed il suo stato di attuazione
L. Lombardi – Ministero Ambiente
La presente memoria fornisce un quadro conoscitivo sulle attività del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare inerenti l’attuazione delle azioni previste dal decreto legislativo 17 febbraio 2017, n. 42 in materia di emanazione di nuovi decreti e di revisione e aggiornamento dei provvedimenti emanati ai sensi della legge quadro sull’inquinamento acustico 26 ottobre 1995, n. 447. Data la vastità dell’argomento, dopo una disamina generale delle attività previste dal decreto legislativo, il testo riporta spunti critici e riflessioni relativamente all’aggiornamento del decreto sui requisiti acustici passivi degli edifici e all’introduzione del concetto di “sorgente sonora specifica”. Vengono infine discusse le implicazioni derivanti dalla coesistenza tra la legge quadro 447/95 e l’art. 844 del Codice Civile.
I criteri di sostenibilità nei piani di risanamento
G. Licitra – ARPAT
E’ illustrato lo stato di attuazione del decreto 29/12/2000 con un focus sul rumore ferroviario, evidenziando l’urgenza di una modifica delle norme, peraltro già prevista dal D.Lgs. 17 febbraio 2017, n. 42. Dopo una rilettura critica della norma con riguardo alla armonizzazione della disciplina in materia di piani di azione/risanamento, saranno fornite indicazioni per la definizione del testo del decreto relativo, con particolare attenzione alla sostenibilità degli interventi di mitigazione.
Il piano delle ferrovie: tra vecchia e nuova normativa
M. Poli – ARPAE Emilia Romagna
Il PCAR di RFI, redatto ai sensi del DM 29/11/2000 e presentato nel dicembre 2003, è stato il primo piano di un gestore di infrastruttura nazionale ad essere prodotto. Fin dall’inizio è risultato carente sul versante della mitigazione delle sorgenti alla fonte. Nel 2004 la Conferenza Unificata ha prodotto intesa approvandone le prime 4 annualità con alcune prescrizioni che, tuttavia, non sono state perseguite dal gestore con conseguente paralisi nella realizzazione del Piano. Il più recente “approccio combinato”, magari accompagnato da alcune modifiche normative rese possibili dal DLgs 42/2017, oltre ad essere auspicato dalla Comunità Europea, rappresenta l’unica metodica in grado di sbloccare il Piano e ottimizzare l’uso di risorse già carenti.
Il rumore eolico: i problemi e le necessità di una nuova regolamentazione nelle esperienze in Campania
G. Iannace – Università della Campania
Nel presente lavoro sono evidenziate alcune problematiche di natura ambientale inerenti la realizzazione e la gestione dei parchi eolici. Il rumore generato dal funzionamento delle torri è il disturbo che arreca maggiore disagio nelle popolazioni che vivono in prossimità dei parchi eolici. Sono riportate le sintesi di misure fonometriche eseguite all’interno di abitazioni, con diverse tecniche di misura, e nonostante il livello sonoro emesso non superi i 50 dBA, esso è comunque percepito come particolarmente fastidioso. E’ riportata una sintesi delle normative in materia di inquinamento acustico da impianti eolici vigenti in diverse Nazioni, al fine di facilitare la comparazione tra le diverse legislazioni.
La regolamentazione del rumore eolico dopo il D.Lgs. 42/2017
P. Gallo – ARPAT
Il DLgs 42/17, recependo l’esigenza di disciplinare l’inquinamento acustico degli impianti eolici, ha disposto di inserirli tra le sorgenti sonore che necessitano di regolamenti specifici (art.11 della L 447/95) prevedendo anche un decreto con i criteri per la misura ed il contenimento del loro impatto acustico da emanare entro ottobre 2017. Sono qui esposte le problematiche e le proposte emerse nel corso del tavolo tecnico attivato da Ministero e ISPRA per definire il testo normativo.
Contenuti della relazione quinquennale sullo stato acustico del comune
R. Silvaggio – ISPRA
Il D.lgs. 17 febbraio 2017, n.42, introduce all’articolo 11, recante Modifiche dell’articolo 7 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, la relazione quinquennale sullo stato acustico dei comuni. Nel presente testo sono descritti i principali contenuti della relazione quinquennale discussi e condivisi nell’ambito del Tavolo Tecnico istituito da ISPRA, su richiesta del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al fine di fornire un supporto tecnico nello studio delle tematiche in oggetto.
Quali prospettive per una nuova regolamentazione dei requisiti acustici degli edifici
P. Fausti – Università di Ferrara, S. Secchi – Università di Firenze
Dal 2010 ad oggi, le promesse di una nuova regolamentazione sui requisiti acustici passivi degli edifici sono state disattese. Le prospettive future non possono che basarsi sull’esperienza pregressa e su quanto è stato fatto di nuovo negli ultimi anni, in particolare le norme sulla classificazione, il decreto sui CAM e le regolamentazioni regionali, con uno sguardo a quello che si fa all’estero. In questo lavoro si descrivono quali potrebbero essere, secondo gli autori, le strade percorribili.
La revisione del quadro dei valori di riferimento per il rumore ambientale: problemi e proposte
A. Callegari – ARPAE Emilia Romagna
Il tema dell’evoluzione dei valori limite per il rumore ambientale è senza dubbio uno dei più delicati e complessi, anche perchè carico di conseguenze per tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nell’applicazione della legge. Il lavoro, riprendendo e ampliando i contributi prodotti nell’ambito dei tavoli tecnici coordinati da ISPRA e l’analisi presentata sullo stesso tema al Seminario AIA di Torino del 2017, illustra le ipotesi formulate nel tentativo di pervenire ad un’efficace azione di coordinamento con la Direttiva 2002/49/CE (END), superando nel contempo alcune delle criticità riscontrate nell’applicazione della L 447/1995.
L’evoluzione del sistema sanzionatorio
J. Fogola – ARPA Piemonte
La Legge Quadro 447/95 ha introdotto per la prima volta in Italia un sistema sanzionatorio specifico per le violazioni commesse nel campo del rumore, coerentemente con il principio ormai consolidato in campo ambientale che “chi inquina paga”. Le disposizioni previste dalla L. 447/95 sono state recentemente riviste dal D.Lgs. 42/17, attraverso il quale sono state introdotte importanti novità, con particolare riferimento alla regolamentazione nei confronti dei gestori delle infrastrutture di trasporto. Il presente contributo ha la finalità di fornire un quadro generale, seppur sintetico, sullo specifico argomento.
Tecnici competenti in acustica: stato di attuazione della nuova regolamentazione
G. Fronzi – Regione Lazio
Con l’emanazione del D.Lgs. 42/2017 si è delineato un nuovo percorso per accedere alla professione di tecnico competente in acustica. Il capo VI del succitato decreto racchiude 6 articoli che disciplinano, circa la tematica in parola, adempimenti e competenze degli attori coinvolti, purtroppo non sempre in maniera chiara ed esaustiva. Si delinea nel presente intervento lo stato di attuazione della nuova regolamentazione, in parte frutto del lavoro del tavolo tecnico nazionale di coordinamento ex articolo 23 del D.Lgs. 42/2017.
Difficoltà e soluzioni operative nell’organizzazione dei corsi qualificanti per tecnici competenti in acustica
F. Martellotta – Politecnico di Bari
La memoria sintetizza le principali criticità relative all’organizzazione dei corsi qualificanti per tecnici competenti in acustica, conseguenti all’emanazione del D.L. n.42 del 17/02/2017, nonché alle “linee guida” prodotte dal Tavolo Tecnico di Coordinamento Nazionale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Gli argomenti trattati coprono i temi dell’adeguamento dei programmi, dell’organizzazione delle esercitazioni, della qualificazione dei docenti, e dei requisiti di accesso dei corsisti.
I corsi di aggiornamento: quadro europeo, prospettive nazionali
A. Tombolato – Libero Professionista, G. Cicciotti – ARPA Puglia
Il Decreto Legislativo 42/2017 [1] ridefinisce la figura professionale del Tecnico Competente in Acustica nell’intento di adeguarla alle disposizioni europee di settore; queste sono rappresentate, in particolare, dalla direttiva 2006/123/CE [2] e dalla direttiva 2005/36/CE [3]; nel far ciò, le disposizioni di recepimento introducono nel quadro nazionale quanto previsto a livello europeo in tema di continuing professional development (CPD), prescrivendo la necessità della formazione continua.
- 7 Dicembre 2021
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- 7 Ottobre 2020
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