Il 3 aprile scorso è entrata in vigore la norma UNI EN ISO 16283-1 dal titolo “Acustica – Misure in opera dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio – Parte 1: Isolamento acustico per via aerea”.
Questa norma sostituisce la UNI EN ISO 140-4, la cui versione italiana risaliva al 2000 e che faceva riferimento all’edizione ISO del 1998.
Prosegue, quindi, l’opera di rinnovamento delle norme tecniche in materia di determinazione delle proprietà acustiche di elementi di edificio, iniziata oltre un decennio fa attraverso un percorso di riorganizzazione e profonda ristrutturazione delle norme della famiglia ISO 140, che includeva sia le indicazioni per le misure in laboratorio, sia le descrizioni per la valutazione in opera.
A partire dal 2010, con l’introduzione della nuova serie ISO 10140 per la misurazione in laboratorio dell’isolamento acustico di edifici e di elementi di edificio ed il contestuale ritiro delle corrispondenti norme della serie ISO 140, si erano venuti a creare dei vuoti nel sistema normativo precedente non solo dal punto di vista dalla numerazione dei documenti ma anche per quanto riguardava alcuni fondamentali aspetti tecnici e metodologici.
Con l’occasione della revisione quinquennale delle parti 4, 5, 7 e 14 della norma ISO 140 si è quindi proceduto alla riscrittura dell’intero sistema di riferimento per le misure di acustica edilizia in opera, che ha portato, appunto, alla nuova serie ISO 16283.
La prima parte di questa norma si occupa della determinazione dell’isolamento acustico per via aerea tra due ambienti di un edificio mediante misure di pressione sonora. Le procedure che vengono descritte possono essere applicate ad ambienti con volume compreso tra 10 e 250 m³ in presenza di campo sonoro anche solo parzialmente diffuso e permettono l’estensione delle misure a bassa frequenza fino a 50 Hz.
Numerose sono le novità introdotte nel nuovo sistema normativo, come, ad esempio, le tecniche di campionamento spaziale, dove un microfono viene spostato continuamente dall’operatore presente in ambiente o viene mantenuto costantemente in posizioni fisse in diverse parti della stanza per incrementare la ripetibilità e riproducibilità delle misure in ambienti con volume minore di 25 m³ o per frequenze inferiori a 100 Hz.
Sono attualmente in corso di preparazione le restanti parti della norma ISO 16283 relative, rispettivamente, alla determinazione dell’isolamento da rumori impattivi, anche con nuove tipologie di sorgenti normalizzate, ed alla valutazione dell’isolamento di facciata.
La seconda parte della norma ISO 16283 è attualmente in fase di inchiesta e votazione da parte dei comitati tecnici nazionali, mentre la terza è in corso di preparazione e la sua pubblicazione è attesa per la fine del 2015.
Emerge, quindi, un problema di vacanza normativa, peraltro già noto in sede ISO e derivante da problemi di “sincronizzazione” delle attività di diversi comitati tecnici, in quanto l’intera serie ISO 140 è stata ritirata ma non sono ancora completi tutti i documenti destinati a sostituirla. In questa fase congiunturale si aprono dunque diversi scenari, soprattutto per quanto riguarda la validità dei riferimenti normativi in ambito legislativo e contrattuale.
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