
In attesa del Convegno Nazionale, l’Associazione Italiana di Acustica propone “Aspettando Matera…” un interessante ciclo di seminari divulgativi gratuiti, in modalità webinar.
Il programma comprende 12 eventi (6 autunnali e 6 primaverili) che si terranno alcuni venerdì di ogni mese nell’intervallo del pranzo, dalle 13.30 alle 14.30.
I relatori saranno in prevalenza giovani ricercatori e professionisti, esperti in acustica e in altre discipline collegate allo studio del suono.
Si inizierà parlando di soundscape durante il lockdown e di comfort globale ai tempi del COVID, passando poi all’acustica negli ambienti scolastici e alla progettazione degli spazi per la didattica, attraverso l’introduzione di nuovi strumenti tecnici come il machine-learning e normativi come la UNI 11532-2:2020. Si parlerà poi di rumore nei luoghi densamente occupati, nei ristoranti e nei parchi eolici, di reti di sensori e monitoraggi, di simulazioni ed applicazioni di realtà virtuale, di edifici in legno, di metamateriali acustici, di metodi vibroacustici per la caratterizzazione elastica/viscoelastica di materiali e strutture, di performance-based design; temi connessi agli sviluppi più recenti dell’acustica applicata.
Eventi gratuiti per Soci e Non Soci AIA. Non è previsto il rilascio di crediti formativi professionali.
Il ciclo webinar “Aspettando Matera” si inserisce tra le iniziative dell’International Year of Sound 2020-2021.
WEBINAR PRIMAVERA 2021

Nell’ultimo decennio, l’avvento della tecnologia MEMS (MicroElectroMechanical Systems) applicata a microfoni e accelerometri ha portato allo sviluppo di sensori digitali piccoli ed economici con buone prestazioni. Questi sensori, nati in ambito gaming e IT, sono composti da un elemento sensibile e da convertitori analogico-digitali integrati in volumi su scala millimetrica. I principali vantaggi dei sensori MEMS digitali sono i costi estremamente bassi e una più semplice elaborazione del segnale digitale. Per questo motivo iniziano a trovare nuove e particolari applicazioni all’interno di reti estese di sensori wireless a basso costo che consentono di raccogliere grandi quantità di dati in tempo reale per il monitoraggio ambientale o industriale, dove, su larga scala, non sempre è necessario disporre di sensori di elevata precisione, ma allo stesso tempo è necessaria la riferibilità metrologica, al fine di garantire l’effettiva accuratezza della misura. Inoltre le reti di sensori richiedono una sofisticata gestione dei dati, in termini di connessione, trasferimento e analisi, e un’adeguata infrastruttura informatica hardware e software. Tuttavia, per queste reti estese di sensori non è sempre possibile implementare le procedure di taratura standard, le quali, oltre a differenze di natura tecnica, non sono adatte in termini costi se confrontati con il basso costo dei sensori stessi. Di conseguenza, come riportato anche dal documento di visione strategica del BIPM nell’ambito dei requisiti metrologici emergenti per il futuro, è necessario che queste tecnologie «siano sostenute da una nuova metrologia per supportare un funzionamento affidabile e sicuro (inclusi i sensori digitali) e per garantire le catene di riferibilità e i requisiti di gestione della qualità».
In questo webinar, il primo del secondo ciclo di “Aspettando Matera” parleremo di MEMS e reti estese di monitoraggio insieme a Luca Nencini, Jacopo Fogola e Andrea Prato, esperti rispettivamente di produzione e adattamento, applicazioni ambientali e problematiche di taratura e riferibilità dei sensori.
Cercheremo di capire cosa sono e perché costano poco, quali sono le prospettive e i limiti di utilizzo generale per misure amientali, come si usano nelle reti per il controllo del rumore e delle vibrazioni e come affrontare i problemi legati alla gestione di grandi quantità di dati e alla necessità di buona connessione e di affidabilità su larga scala.
Relatori

Jacopo Fogola, Laureato con lode in Fisica, dal 1998 lavoro presso Arpa Piemonte, dove dal 2011 sono responsabile del Coordinamento “Rumore e Vibrazioni”, con il compito di definire gli indirizzi ed uniformare l’attività sull’inquinamento acustico a livello regionale. Dallo stesso anno sono responsabile del Nucleo Operativo “Rumore” del Dipartimento Territoriale Nord Ovest, con l’incarico di gestire le attività di monitoraggio e controllo nella provincia di Torino. Nell’ambito dei ruoli assunti ho coordinato diversi progetti e attività di ricerca applicata, finalizzati alla caratterizzazione del rumore su vasta scala, all’analisi dell’esposizione della popolazione, alla predisposizione di piani di risanamento, nonché allo sviluppo soluzioni innovative per la misurazione e la modellizzazione acustica. Nell’ambito dell’AIA sono stato coordinatore del Gruppo di Acustica Ambientale dal 2008 al 2012, membro del Consiglio Direttivo dal 2010 al 2014 e dal 2018 al 2021, nonché referente per la comunicazione web. Negli ultimi anni ho collaborato attivamente con l’Associazione per l’organizzazione scientifica di diversi convegni nazionali e di seminari tematici.

Luca Nencini, ha acquisito anni di esperienza nel settore dell’elettroacustica e si è laureato in Fisica nel 2003 presso l’Università degli Studi di Pisa. Ha lavorato come Tecnico Competente in Acustica Ambientale maturando conoscenze nei settori della modellizzazione acustica, del risanamento e delle mappature acustiche. È stato coordinatore tecnico per lo sviluppo dell’infrastruttura di monitoraggio implementata nel progetto Europeo Life Dynamap che ha visto l’implementazione di reti di monitoraggio prototipali sul Grande Raccordo Anulare di Roma e nel Comune di Milano. È autore di pubblicazioni a convegni nazionali ed internazionali ed articoli su riviste scientifiche.
È socio fondatore della startup innovativa Blue Wave Srl, all’interno della quale svolge il ruolo di referente tecnico per le attività di ricerca, sviluppo e controllo della produzione di sistemi di monitoraggio acustico remoto outdoor basati su trasduttori micro elettromeccanici di ultima generazione.

Andrea Prato, si laurea in Fisica nel 2011 presso l’Università degli Studi di Torino. Nel 2012 entra, in qualità di dottorando in Metrologia (titolo conseguito poi nel 2015), nel gruppo di Acustica Applica dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM) e lavora su tematiche riguardanti l’acustica edilizia e architettonica. Attualmente è assegnista di ricerca post-doc presso INRIM, all’interno della Divisione Metrologia Applicata e Ingegneria, nel gruppo Misure Meccaniche. E’ autore di diversi articoli su riviste scientifiche e contributi a convegni nazionali ed internazionali ed è collaboratore nei corsi di “Statistica sperimentale e misure meccaniche”, “Ingegneria del suono” e “Fisica dell’edificio” del Politecnico di Torino.
WEBINAR AUTUNNO 2020

L’auralizzazione e la spazializzazione acustica sono argomenti ampiamente oggetto di sviluppo, soprattutto durante le ultime decadi, in concomitanza con l’avanzamento delle tecnologie. Tra l’altro, la ricostruzione virtuale 3D – sia sonora che visiva – di ambienti architettonici e naturali ha rappresentato nell’ultimo anno la via per evadere dalle restrizioni degli spazi domestici, considerati molto limitati. Pertanto, l’evoluzione di microfoni e sorgenti sonore dalla forma sferica, dotati di mini capsule rispettivamente per la ripresa e la restituzione del suono, sono gli espedienti attraverso cui la ricostruzione virtuale e’ resa possibile sia in apposite camere d’ascolto che attraverso l’utilizzo di economici devices (come smartphones e normali cuffie).
Durante il seminario verranno esposte le metodologie di funzionamento e le applicazioni avvenute sia in luoghi chiusi o confinati come i teatri storici italiani ottocenteschi attraverso la raccolta dati del progetto SIPARIO, che all’aperto sfruttando le architetture naturali di grotte paleolitiche ed insenature di cui il progetto ARTSOUNDSCAPE e’ uno dei capofila.
Sarà presentata, attraverso una ricostruzione “virtuale”, l’evoluzione acustica del teatro romano di Benevento: dalla conformazione originale in epoca imperiale, l’abbandono a seguito di vicende storiche ed eventi naturali, la decadenza con la costruzione di abitazioni nella cavea facendone perdere la memoria fino alla riscoperta alla fine del XIX secolo e alla restituzione del teatro alla città nella metà del XX secolo.
Saranno poi condivisi alcuni risultati che verranno in seguito discussi sia dal punto di vista acustico che architettonico.
Relatori

Antonella Bevilacqua, laureata in Architettura e Ingegneria Edile presso l’Universita’ degli studi di Parma, ha poi continuato i suoi studi in acustica presso la London South Bank University (LSBU). La combinazione della conoscenza tecnica insieme a quella artistica musicale, maturata dopo due diplomi e un Biennio di secondo livello presso il Conservatorio A. Boito di Parma, e’ stata la base su cui si e’ sviluppata la vasta esperienza di Antonella in diversi ambiti dell’acustica, spaziando dall’acustica industriale di centrali elettriche e petrolifere a quella ambientale per la realizzazione di linee ferroviarie e aeroporti. Ma la vera passione di Antonella rimane l’acustica degli edifici, soprattutto quella applicata ai volumi complessi quali teatri e concert halls, il cui interesse si e’ focalizzato principalmente sull’auralizzazione e la ricostruzione spaziale di questi luoghi storici, patrimonio dell’umanita’.


Ilaria Lombardi, laureata in Architettura con lode, abilitata alla professione di architetto, Tecnico Competente in Acustica Ambientale (iscrizione alla ENTECA). Allieva del corso di Dottorato in Ambiente, Design e Innovazione del XXXVI CICLO, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Utilizza software BIM e di simulazione dell’acustica architettonica (Odeon e I-Simpa). Autrice di 13 pubblicazioni indicizzate Scopus nel settore dell’acustica applicata.
WEBINAR AUTUNNO 2020

L’analisi della propagazione delle onde acustiche, ultrasoniche, o vibrazionali è utilizzata per la caratterizzazione di uno specifico sistema in diversi ambiti: dal controllo qualità in ambito industriale, a quello diagnostico in campo medico, dalla caratterizzazione di componenti utilizzati per esempio nell’industria aeronautica, alla determinazione delle caratteristiche elastiche dei terreni e all’individuazione di difetti di varia natura nelle strutture. In questo webinar saranno presentate e discusse alcune applicazioni inerenti alle metodologie di caratterizzazione e di analisi basate sullo studio della propagazione delle onde con gli interventi di Andrea Santoni, Federica Morandi e Luca De Marchi. Una breve introduzione sulle tecniche di analisi utilizzate nell’individuazione delle curve di dispersione verrà contestualizzata nell’ambito della caratterizzazione delle proprietà elastiche dei materiali e dell’implementazione dei modelli di previsione vibro-acustici. Da questo spunto si analizzeranno una serie di applicazioni nell’ambito del Non Destructive Testing (NDT), che spazieranno senza soluzione di continuità dal settore industriale a quello medico, a quello… della biologia marina! L’intervento si conclude infine con una disamina delle applicazioni specifiche sul mondo legno, attraverso la presentazione delle principali tecniche di indagine acustica, sonica ed ultrasonica, finalizzate alla caratterizzazione degli elementi in legno lungo tutta la filiera produttiva: dal tronco ai prodotti ingegnerizzati, ed alla diagnosi di legata a problemi di delaminazione, alla presenza di parassiti o acqua.
Relatori

Luca De Marchi è professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione dell’Università di Bologna. Le sue attività di ricerca riguardano reti di sensori e tecniche di indagine non distruttiva per applicazioni di Structural Health Monitoring e… non solo!

Federica Morandi, assegnista di ricerca presso la Libera Università di Bolzano, lavora sui temi del comfort globale e delle proprietà vibro-acustiche di elementi in legno. In particolare, ha lavorato allo studio della trasmissione laterale e su tecniche di indagine non distruttiva applicate ad edifici in legno.

Andrea Santoni è attualmente un assegnista di ricerca del dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara. Si occupa principalmente di vibro-acustica e caratterizzazione dei materiali, con particolare interesse per l’interazione fluido-struttura nei fenomeni di radiazione e trasmissione sonora, sia dal punto di vista sperimentale, che per mezzo di modelli di simulazione.
WEBINAR AUTUNNO 2020

Grazie alle ridotte emissioni di CO2 durante l’intero ciclo di vita, l’energia eolica è attualmente considerata una delle soluzioni energetiche più efficienti ed a minor impatto ambientale laddove gli impianti sono installati in siti con ventosità adeguata. Tuttavia, l’impatto acustico, assieme a quello visivo, rappresenta un rilevante ostacolo per la realizzazione di nuovi parchi eolici, solitamente installati in luoghi dove la quiete ed il paesaggio rappresentano le principali attrattive. A differenza delle più comuni sorgenti di rumore stradale e ferroviario, il rumore prodotto dagli impianti eolici presenta caratteristiche emissive particolari e strettamente dipendenti dai fenomeni naturali. Questo ha portato allo sviluppo di specifiche procedure di misura per il rispetto dei livelli di immissione, che prevedono anche una corretta determinazione delle relazioni tra i profili del vento e la propagazione del rumore nelle condizioni atmosferiche prevalenti. La presenza di componenti spettrali a bassa frequenza, la modulazione in ampiezza ed una molteplicità di fattori di moderazione, sia ambientali che soggettivi, sono tra i principali aspetti in grado di spiegare come, a parità di livello, il rumore eolico risulti più disturbante di quello prodotto da altre sorgenti sonore ambientali.
Relatori

Luca Fredianelli è Dottore di Ricerca in Fisica Applicata. Attualmente assegnista di ricerca per il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa. Attivo nell’ambito della ricerca, attualmente dedito allo studio del rumore portuale. In precedenza, ha studiato il rumore eolico sia in tesi magistrale che nel dottorando, partecipando stesura delle linee guida ISPRA per la valutazione e il monitoraggio dell’impatto acustico degli impianti eolici del 2013. Collabora con iPOOL s.r.l in qualità di tecnico competente in acustica ambientale con esperienza in valutazioni di impatto e mappatura del rumore prodotto da traffico stradale, ferroviario, aeroportuale, industriale, e della caratterizzazione acustica delle pavimentazioni con metodo CPX.

Massimiliano Masullo è professore Associato di Fisica Tecnica Ambientale presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Responsabile scientifico del laboratorio multisensoriale SENS i-Lab. Si occupa di percezione del rumore ambientale e degli effetti di moderazione che quest’ultimo può avere sul benessere e sul disturbo. È co-Direttore esecutivo della Rivista italiana di acustica. Autore di oltre 125 pubblicazioni su riviste scientifiche ed atti di convegno internazionali e nazionali.

Andrea Tombolato è Laureato in Fisica, consulente libero professionista in acustica e vibrazioni con studio in Padova. È inserito, in rappresentanza di AIA, in Gruppi di Lavoro UNI (Ente Nazionale di Normazione Tecnica) operanti in materia di acustica. Nel 2015 è chiamato a far parte del gruppo di lavoro ISPRA/Ministero dell’Ambiente finalizzato all’adeguamento della normativa nazionale sull’acustica alle disposizioni europee di settore. É autore e coautore di lavori scientifici in materia di acustica.
WEBINAR AUTUNNO 2020

Gli approcci di performance-based design (PBD) stanno suscitando un interesse crescente nella progettazione architettonica per due ragioni: da un lato, essi danno l’opportunità di esplorare le prestazioni di un edificio sin dalle prime fasi del processo progettuale; dall’altro, i limiti della tecnologia sono via via minori, grazie alla disponibilità di strumenti digitali di più facile utilizzo e dalle maggiori funzionalità. Tuttavia, l’adozione del PBD nella progettazione acustica è ancora poco frequente, nonostante questi strumenti permettano di combinare allo stesso tempo diverse prospettive (es. acustica e visiva) esplorando soluzioni geometriche e materiali che possano adattarsi a valori di parametri e criteri percettivi ottimali. In questo seminario saranno presentate alcune esperienze di successo di tipo professionale, didattico e di ricerca. Nonostante abbiano obiettivi diversi, queste tre prospettive concordano in due aspetti chiave che, allo stato attuale, impediscono di utilizzare gli strumenti di PBD a larga scala: occorre migliorare l’integrazione e l’interoperabilità tra strumenti di modellazione e simulazione e, insieme, migliorare la conoscenza acustica e le capacità di programmazione dei professionisti dell’architettura.
(Credits immagine: Jeremy Stephen Watts Bonwick, MSD, Studio 30, 2020)
Relatori

Sofia Colabella è Lecturer in Construction Technology in Architecture presso la Faculty of Architecture, Building and Planning dell’University of Melbourne. Co-fondatrice di ‘Gridshell.it’, una compagnia specializzata nel progetto e costruzione di strutture speciali in legno. Ricercatrice ospite presso lo ‘Structural Xploration Lab’, École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), 2016-2017, ha sviluppano una ricerca sul riuso di attrezzature sportive a fini strutturali in architettura. Ha lavorato come docente a contratto presso l’Università di Napoli Federico II. Nel 2020, ha vinto l’ABP Engagement Excellence Award (University of Melbourne), e nel 2019 la medaglia di bronzo al ‘2019 Tongji Construction Festival’ (Shanghai). È membro dell’International Association for Shell and Spatial Structures (IASS), e della commissione per l’Hangai Prize 2020.

Tomás Méndez Echenagucia è Assistant Professor nel Dipartimento di Architettura della University of Washington. La sua ricerca si centra nell’uso di metodi di simulazione, geometria computazionale e ottimizzazione con l’obiettivo di migliorare le prestazioni ambientali degli edifici. Ha publicato nei campi della progettazione strutturale acustica architettonica ed energetica. Ha ottenuto una doppia laurea in Architettura presso L’Universidad Central de Venezuela e il Politecnico di Torino nel 2007, e un dottorato di ricerca in Architettura e Progettazione Edilizia presso il Politecnico do Torino nel 2014. Ha lavorato come professionista e consulente nel campo dell’Architettura in Europa e Sudamerica, ha progettato e costruito diversi padiglioni e prototipi nel corso della sua ricerca, compresso “L’Armadillo Vault” per la Biennale di Venezia 2016, il “ETH Pavilion” preso il festival “Ideas City” nella città di New York nel 2015. Di recente ha compiuto un periodo di 5 anni come ricercatore post-doc al Block Research Group – ETH Zurich, dove ha lavorato nella progettazione del progetto “HiLo research unit”, attualmente in costruzione. È anche co-sviluppatore della libreria open source COMPAS, un ecosistema di strumenti di modellazione, progettazione e simulazione per ricercatori e progettisti nel campo dell’architettura, ingegneria e costruzione.

Louena Shtrepi è ricercatrice al Politecnico di Torino presso il Dipartimento di Energia “Galileo Ferraris” dal 2018. In seguito, ha ottenuto il titolo di dottore di ricerca nel 2015 con una tesi in Metrologia: Scienza e tecnica delle misure, premiata con la medaglia Newman (Newman Student Award Fund e Acoustical Society of America) per eccellenza nello studio dell’acustica e della sua applicazione all’architettura. I suoi interessi di ricerca e insegnamento sono principalmente nell’acustica applicata. In particolare, dal 2012 ha iniziato a lavorare sulle proprietà dei materiali acustici, sulle simulazioni acustiche e sull’incertezza di misura. Inoltre, il suo obiettivo di ricerca è quello di incrementare la consapevolezza sulla gestione delle problematiche e delle soluzioni acustiche sin dalle prime fasi del processo di progettazione coinvolgendo attivamente gli architetti e i designer. Questi aspetti sono stati profondamente studiati nelle ricerche multidisciplinari che hanno coinvolto anche test percettivi soggettivi. I suoi risultati di ricerca sono stati pubblicati su riviste note riviste scientifiche internazionali e premiati in molte conferenze. Insegna in due corsi principali con focus sull’acustica al Politecnico di Torino: Ingegneria del suono nel corso di laurea magistrale di Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione e nel corso di Design dell’Esporre: Luce, suono, clima nel corso della laurea triennale in Corso di Laurea in Design e Comunicazione Visiva. È membro dell’AIA (Associazione Italiana di Acustica), ASA (Acoustical Society of America), FTI (Associazione della Fisica Tecnica Italiana) e ATI (Associazione Termotecnica Italiana).
WEBINAR AUTUNNO 2020
![2_AdobeStock_128880478[2]](https://acustica-aia.it/wp-content/uploads/2020/09/2_AdobeStock_1288804782.jpeg)
Molte evidenze significative di effetti non uditivi dell’esposizione al rumore sulla salute dei lavoratori sono emerse negli ultimi anni. Tra le indagini presenti in letteratura, nei diversi scenari occupazionali, gli ambienti destinati alla didattica risultano particolarmente critici e rivestono particolare interesse per gli aspetti medico-scientifico e tecnici che potrebbero portare a una revisione della normativa. Al momento il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro non comprende espressamente la valutazione del rischio extra-uditivo e anche in ambito infortunistico e forense sono poche le evidenze di danno non uditivo, siano esse di natura fisiologica, neuro-comportamentale o percettiva-cognitiva.
Spesso le attività scolastiche si svolgono in aule con proprietà acustiche non adeguate, dove il rumore di fondo è elevato e presenta caratteristiche spettrali sfavorevoli. L’esposizione al rumore sembra incidere in maniera significativa sul comportamento degli allievi di scuola dell’infanzia e di scuola primaria e sulle reazioni dei docenti per condurre i bambini al silenzio o moderare le intemperanze tipiche dell’età evolutiva.
Il progetto BRiC INAIL 2019-ID 14 vede impegnate cinque università italiane nell’ambizioso lavoro di ricerca su come i contesti acustici non adeguati possano comportare la compromissione delle abilità cognitive, particolarmente critica per lo sviluppo dei bambini, nonché un aumento dello sforzo associato al parlato e all’ascolto, con l’insorgere di affaticamento e conseguenze patologiche o comportamentali in allievi e insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado.
In questo webinar di Aspettando Matera saranno presentati i primi risultati della ricerca, comprendenti gli esiti della ricerca e catalogazione dei danni extrauditivi, attraverso una rassegna ragionata di letteratura e giurisprudenza. Gli interventi riguarderanno la catalogazione di sorgenti e scenari capaci di generare danni extra-uditivi, primo fra tutti lo sforzo vocale, e le possibili implicazioni derivanti dalla non completa e univoca considerazione del problema a livello legislativo, normativo e giuridico.
Si parlerà anche degli aspetti medici, degli effetti sulla funzionalità cardiaca derivanti dall’aumento della frequenza dei battiti e della pressione arteriosa; di come l’esposizione al rumore fa aumentare la frequenza respiratoria, disturba l’organo dell’equilibrio e persino l’apparato digerente. E soprattutto degli effetti sulla voce, uno tra gli effetti più noti in ambito medico, ma ignorati dai non addetti ai lavori.
Relatori

Massimo Spadola Bisetti, Medico chirurgo. Specialista in Audiologia, in Foniatria ed in Otorinolaringoiatria. Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia degli Organi di Senso e di Comunicazione. Dal 1995 Dirigente Medico presso la Struttura Complessa Universitaria di Otorinolaringoiatria dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino ove si è occupato di sordità e della programmazione degli impianti cocleari in adulti e bambini. Docente nei corsi di laurea in Logopedia, Tecniche Audiometriche, Tecniche Audioprotesiche e presso i Master in Deglutologia dell’Università di Torino e dell’Università di Pisa. Docente in corsi di aggiornamento e relatore in convegni a carattere nazionale ed internazionale. Attualmente gestisce l’ambulatorio di Foniatria con competenze sui disturbi della voce e della comunicazione. Dal 2014 collabora con esperti di acustica e metrologia del Politecnico di Torino in studi sull’analisi della voce.

Claudia Guattari, si è laureata in Ingegneria Civile e ha successivamente conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi Roma TRE. Durante il dottorato di ricerca ha approfondito tematiche relative all’impatto ambientale delle infrastrutture di trasporto. Ad oggi è tecnico del laboratorio di Fisica Tecnica presso il Dipartimento di Ingegneria e svolge attività di ricerca affrontando tematiche di Fisica Tecnica ambientale, con particolare attenzione alla termofisica degli edifici, alla diagnosi energetica strumentale, all’efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Si occupa, inoltre, di tematiche di ricerca connesse con lo studio del paesaggio sonoro e l’acustica ambientale attraverso l’analisi e la modellazione teorica del comportamento di materiali acustici artificiali. È autrice di oltre 60 memorie scientifiche pubblicate su riviste internazionali impattate e presentate a convegni nazionali ed internazionali.

Lucia Busa, Architetto e Dottore di Ricerca in Tecnologia dell’Architettura. Socio e Direttore Tecnico di “Vie en.ro.se. Ingegneria”, società specializzata in acustica, rischi fisici, ingegneria dell’ambiente e della Sicurezza. Tecnico Competente in Acustica iscritto all’elenco ENTECA (al n. 8449) presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Iscritto nell’Albo dei Consulenti Tecnici e dei Periti del Tribunale di Pistoia dal 2019. Si occupa a livello scientifico e professionale di acustica, con particolare riferimento all’acustica edilizia e architettonica, fornendo numerose prestazioni di progettazione e consulenza a clienti pubblici e privati, nazionali e internazionali, in collaborazione con università e istituti di ricerca. È stato membro di comitati organizzatori di numerosi Convegni e Seminari nei campi dell’acustica e della fisica ambientale e svolto numerose docenze a corsi di perfezionamento e di aggiornamento professionale. È autore del libro “La protezione acustica degli edifici” (2005) edito da Alinea, Firenze e di numerose pubblicazioni scientifiche sull’Acustica.
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19/02/21
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Nell’ultimo decennio, l’avvento della tecnologia MEMS (MicroElectroMechanical Systems) applicata a microfoni e accelerometri ha portato allo sviluppo di sensori digitali piccoli ed economici con buone prestazioni. Questi sensori, nati in ambito gaming e IT, sono composti da un elemento sensibile e da convertitori analogico-digitali integrati in volumi su scala millimetrica. I principali vantaggi dei sensori MEMS digitali sono i costi estremamente bassi e una più semplice elaborazione del segnale digitale. Per questo motivo iniziano a trovare nuove e particolari applicazioni all’interno di reti estese di sensori wireless a basso costo che consentono di raccogliere grandi quantità di dati in tempo reale per il monitoraggio ambientale o industriale, dove, su larga scala, non sempre è necessario disporre di sensori di elevata precisione, ma allo stesso tempo è necessaria la riferibilità metrologica, al fine di garantire l’effettiva accuratezza della misura. Inoltre le reti di sensori richiedono una sofisticata gestione dei dati, in termini di connessione, trasferimento e analisi, e un’adeguata infrastruttura informatica hardware e software. Tuttavia, per queste reti estese di sensori non è sempre possibile implementare le procedure di taratura standard, le quali, oltre a differenze di natura tecnica, non sono adatte in termini costi se confrontati con il basso costo dei sensori stessi. Di conseguenza, come riportato anche dal documento di visione strategica del BIPM nell’ambito dei requisiti metrologici emergenti per il futuro, è necessario che queste tecnologie «siano sostenute da una nuova metrologia per supportare un funzionamento affidabile e sicuro (inclusi i sensori digitali) e per garantire le catene di riferibilità e i requisiti di gestione della qualità».
In questo webinar, il primo del secondo ciclo di “Aspettando Matera” parleremo di MEMS e reti estese di monitoraggio insieme a Luca Nencini, Jacopo Fogola e Andrea Prato, esperti rispettivamente di produzione e adattamento, applicazioni ambientali e problematiche di taratura e riferibilità dei sensori.
Cercheremo di capire cosa sono e perché costano poco, quali sono le prospettive e i limiti di utilizzo generale per misure amientali, come si usano nelle reti per il controllo del rumore e delle vibrazioni e come affrontare i problemi legati alla gestione di grandi quantità di dati e alla necessità di buona connessione e di affidabilità su larga scala.Relatori
Jacopo Fogola, Laureato con lode in Fisica, dal 1998 lavoro presso Arpa Piemonte, dove dal 2011 sono responsabile del Coordinamento “Rumore e Vibrazioni”, con il compito di definire gli indirizzi ed uniformare l’attività sull’inquinamento acustico a livello regionale. Dallo stesso anno sono responsabile del Nucleo Operativo “Rumore” del Dipartimento Territoriale Nord Ovest, con l’incarico di gestire le attività di monitoraggio e controllo nella provincia di Torino. Nell’ambito dei ruoli assunti ho coordinato diversi progetti e attività di ricerca applicata, finalizzati alla caratterizzazione del rumore su vasta scala, all’analisi dell’esposizione della popolazione, alla predisposizione di piani di risanamento, nonché allo sviluppo soluzioni innovative per la misurazione e la modellizzazione acustica. Nell’ambito dell’AIA sono stato coordinatore del Gruppo di Acustica Ambientale dal 2008 al 2012, membro del Consiglio Direttivo dal 2010 al 2014 e dal 2018 al 2021, nonché referente per la comunicazione web. Negli ultimi anni ho collaborato attivamente con l’Associazione per l’organizzazione scientifica di diversi convegni nazionali e di seminari tematici.
Luca Nencini, ha acquisito anni di esperienza nel settore dell’elettroacustica e si è laureato in Fisica nel 2003 presso l’Università degli Studi di Pisa. Ha lavorato come Tecnico Competente in Acustica Ambientale maturando conoscenze nei settori della modellizzazione acustica, del risanamento e delle mappature acustiche. È stato coordinatore tecnico per lo sviluppo dell’infrastruttura di monitoraggio implementata nel progetto Europeo Life Dynamap che ha visto l’implementazione di reti di monitoraggio prototipali sul Grande Raccordo Anulare di Roma e nel Comune di Milano. È autore di pubblicazioni a convegni nazionali ed internazionali ed articoli su riviste scientifiche.
È socio fondatore della startup innovativa Blue Wave Srl, all’interno della quale svolge il ruolo di referente tecnico per le attività di ricerca, sviluppo e controllo della produzione di sistemi di monitoraggio acustico remoto outdoor basati su trasduttori micro elettromeccanici di ultima generazione.
Andrea Prato, si laurea in Fisica nel 2011 presso l’Università degli Studi di Torino. Nel 2012 entra, in qualità di dottorando in Metrologia (titolo conseguito poi nel 2015), nel gruppo di Acustica Applica dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM) e lavora su tematiche riguardanti l’acustica edilizia e architettonica. Attualmente è assegnista di ricerca post-doc presso INRIM, all’interno della Divisione Metrologia Applicata e Ingegneria, nel gruppo Misure Meccaniche. E’ autore di diversi articoli su riviste scientifiche e contributi a convegni nazionali ed internazionali ed è collaboratore nei corsi di “Statistica sperimentale e misure meccaniche”, “Ingegneria del suono” e “Fisica dell’edificio” del Politecnico di Torino.
WEBINAR AUTUNNO 2020
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05/03/21
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L’auralizzazione e la spazializzazione acustica sono argomenti ampiamente oggetto di sviluppo, soprattutto durante le ultime decadi, in concomitanza con l’avanzamento delle tecnologie. Tra l’altro, la ricostruzione virtuale 3D – sia sonora che visiva – di ambienti architettonici e naturali ha rappresentato nell’ultimo anno la via per evadere dalle restrizioni degli spazi domestici, considerati molto limitati. Pertanto, l’evoluzione di microfoni e sorgenti sonore dalla forma sferica, dotati di mini capsule rispettivamente per la ripresa e la restituzione del suono, sono gli espedienti attraverso cui la ricostruzione virtuale e’ resa possibile sia in apposite camere d’ascolto che attraverso l’utilizzo di economici devices (come smartphones e normali cuffie).
Durante il seminario verranno esposte le metodologie di funzionamento e le applicazioni avvenute sia in luoghi chiusi o confinati come i teatri storici italiani ottocenteschi attraverso la raccolta dati del progetto SIPARIO, che all’aperto sfruttando le architetture naturali di grotte paleolitiche ed insenature di cui il progetto ARTSOUNDSCAPE e’ uno dei capofila.
Sarà presentata, attraverso una ricostruzione “virtuale”, l’evoluzione acustica del teatro romano di Benevento: dalla conformazione originale in epoca imperiale, l’abbandono a seguito di vicende storiche ed eventi naturali, la decadenza con la costruzione di abitazioni nella cavea facendone perdere la memoria fino alla riscoperta alla fine del XIX secolo e alla restituzione del teatro alla città nella metà del XX secolo.
Saranno poi condivisi alcuni risultati che verranno in seguito discussi sia dal punto di vista acustico che architettonico.Relatori
Antonella Bevilacqua, laureata in Architettura e Ingegneria Edile presso l’Universita’ degli studi di Parma, ha poi continuato i suoi studi in acustica presso la London South Bank University (LSBU). La combinazione della conoscenza tecnica insieme a quella artistica musicale, maturata dopo due diplomi e un Biennio di secondo livello presso il Conservatorio A. Boito di Parma, e’ stata la base su cui si e’ sviluppata la vasta esperienza di Antonella in diversi ambiti dell’acustica, spaziando dall’acustica industriale di centrali elettriche e petrolifere a quella ambientale per la realizzazione di linee ferroviarie e aeroporti. Ma la vera passione di Antonella rimane l’acustica degli edifici, soprattutto quella applicata ai volumi complessi quali teatri e concert halls, il cui interesse si e’ focalizzato principalmente sull’auralizzazione e la ricostruzione spaziale di questi luoghi storici, patrimonio dell’umanita’.
Adriano Farina, è nato a Parma nel 1990. Dopo il liceo classico si è laureato in Ingegneria Informatica, Elettronica e delle Telecomunicazioni. Lavora da sempre sull’intersezione tra audio e video panoramico, utilizzando la tecnica Ambisonics per registrazioni in aria e in acqua. Recentemente ha lavorato per il progetto ARTSOUNDSCAPES, partecipando a spedizioni archeologiche per realizzare misure Ambisonics delle caratteristiche acustiche di grotte paleolitiche con pitture rupestri, investigando il rapporto tra collocamento delle pitture e caratteristiche acustiche, e realizzando il software per elaborarle e analizzarle.Ilaria Lombardi, laureata in Architettura con lode, abilitata alla professione di architetto, Tecnico Competente in Acustica Ambientale (iscrizione alla ENTECA). Allieva del corso di Dottorato in Ambiente, Design e Innovazione del XXXVI CICLO, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Utilizza software BIM e di simulazione dell’acustica architettonica (Odeon e I-Simpa). Autrice di 13 pubblicazioni indicizzate Scopus nel settore dell’acustica applicata.
WEBINAR AUTUNNO 2020
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19/03/21
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L’analisi della propagazione delle onde acustiche, ultrasoniche, o vibrazionali è utilizzata per la caratterizzazione di uno specifico sistema in diversi ambiti: dal controllo qualità in ambito industriale, a quello diagnostico in campo medico, dalla caratterizzazione di componenti utilizzati per esempio nell’industria aeronautica, alla determinazione delle caratteristiche elastiche dei terreni e all’individuazione di difetti di varia natura nelle strutture. In questo webinar saranno presentate e discusse alcune applicazioni inerenti alle metodologie di caratterizzazione e di analisi basate sullo studio della propagazione delle onde con gli interventi di Andrea Santoni, Federica Morandi e Luca De Marchi. Una breve introduzione sulle tecniche di analisi utilizzate nell’individuazione delle curve di dispersione verrà contestualizzata nell’ambito della caratterizzazione delle proprietà elastiche dei materiali e dell’implementazione dei modelli di previsione vibro-acustici. Da questo spunto si analizzeranno una serie di applicazioni nell’ambito del Non Destructive Testing (NDT), che spazieranno senza soluzione di continuità dal settore industriale a quello medico, a quello… della biologia marina! L’intervento si conclude infine con una disamina delle applicazioni specifiche sul mondo legno, attraverso la presentazione delle principali tecniche di indagine acustica, sonica ed ultrasonica, finalizzate alla caratterizzazione degli elementi in legno lungo tutta la filiera produttiva: dal tronco ai prodotti ingegnerizzati, ed alla diagnosi di legata a problemi di delaminazione, alla presenza di parassiti o acqua.
Relatori
Luca De Marchi è professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione dell’Università di Bologna. Le sue attività di ricerca riguardano reti di sensori e tecniche di indagine non distruttiva per applicazioni di Structural Health Monitoring e… non solo!
Federica Morandi, assegnista di ricerca presso la Libera Università di Bolzano, lavora sui temi del comfort globale e delle proprietà vibro-acustiche di elementi in legno. In particolare, ha lavorato allo studio della trasmissione laterale e su tecniche di indagine non distruttiva applicate ad edifici in legno.
Andrea Santoni è attualmente un assegnista di ricerca del dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara. Si occupa principalmente di vibro-acustica e caratterizzazione dei materiali, con particolare interesse per l’interazione fluido-struttura nei fenomeni di radiazione e trasmissione sonora, sia dal punto di vista sperimentale, che per mezzo di modelli di simulazione.
WEBINAR AUTUNNO 2020
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09/04/21
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Grazie alle ridotte emissioni di CO2 durante l’intero ciclo di vita, l’energia eolica è attualmente considerata una delle soluzioni energetiche più efficienti ed a minor impatto ambientale laddove gli impianti sono installati in siti con ventosità adeguata. Tuttavia, l’impatto acustico, assieme a quello visivo, rappresenta un rilevante ostacolo per la realizzazione di nuovi parchi eolici, solitamente installati in luoghi dove la quiete ed il paesaggio rappresentano le principali attrattive. A differenza delle più comuni sorgenti di rumore stradale e ferroviario, il rumore prodotto dagli impianti eolici presenta caratteristiche emissive particolari e strettamente dipendenti dai fenomeni naturali. Questo ha portato allo sviluppo di specifiche procedure di misura per il rispetto dei livelli di immissione, che prevedono anche una corretta determinazione delle relazioni tra i profili del vento e la propagazione del rumore nelle condizioni atmosferiche prevalenti. La presenza di componenti spettrali a bassa frequenza, la modulazione in ampiezza ed una molteplicità di fattori di moderazione, sia ambientali che soggettivi, sono tra i principali aspetti in grado di spiegare come, a parità di livello, il rumore eolico risulti più disturbante di quello prodotto da altre sorgenti sonore ambientali.
Relatori
Luca Fredianelli è Dottore di Ricerca in Fisica Applicata. Attualmente assegnista di ricerca per il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa. Attivo nell’ambito della ricerca, attualmente dedito allo studio del rumore portuale. In precedenza, ha studiato il rumore eolico sia in tesi magistrale che nel dottorando, partecipando stesura delle linee guida ISPRA per la valutazione e il monitoraggio dell’impatto acustico degli impianti eolici del 2013. Collabora con iPOOL s.r.l in qualità di tecnico competente in acustica ambientale con esperienza in valutazioni di impatto e mappatura del rumore prodotto da traffico stradale, ferroviario, aeroportuale, industriale, e della caratterizzazione acustica delle pavimentazioni con metodo CPX.
Massimiliano Masullo è professore Associato di Fisica Tecnica Ambientale presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Responsabile scientifico del laboratorio multisensoriale SENS i-Lab. Si occupa di percezione del rumore ambientale e degli effetti di moderazione che quest’ultimo può avere sul benessere e sul disturbo. È co-Direttore esecutivo della Rivista italiana di acustica. Autore di oltre 125 pubblicazioni su riviste scientifiche ed atti di convegno internazionali e nazionali.
Andrea Tombolato è Laureato in Fisica, consulente libero professionista in acustica e vibrazioni con studio in Padova. È inserito, in rappresentanza di AIA, in Gruppi di Lavoro UNI (Ente Nazionale di Normazione Tecnica) operanti in materia di acustica. Nel 2015 è chiamato a far parte del gruppo di lavoro ISPRA/Ministero dell’Ambiente finalizzato all’adeguamento della normativa nazionale sull’acustica alle disposizioni europee di settore. É autore e coautore di lavori scientifici in materia di acustica.
WEBINAR AUTUNNO 2020
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23/04/21
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Gli approcci di performance-based design (PBD) stanno suscitando un interesse crescente nella progettazione architettonica per due ragioni: da un lato, essi danno l’opportunità di esplorare le prestazioni di un edificio sin dalle prime fasi del processo progettuale; dall’altro, i limiti della tecnologia sono via via minori, grazie alla disponibilità di strumenti digitali di più facile utilizzo e dalle maggiori funzionalità. Tuttavia, l’adozione del PBD nella progettazione acustica è ancora poco frequente, nonostante questi strumenti permettano di combinare allo stesso tempo diverse prospettive (es. acustica e visiva) esplorando soluzioni geometriche e materiali che possano adattarsi a valori di parametri e criteri percettivi ottimali. In questo seminario saranno presentate alcune esperienze di successo di tipo professionale, didattico e di ricerca. Nonostante abbiano obiettivi diversi, queste tre prospettive concordano in due aspetti chiave che, allo stato attuale, impediscono di utilizzare gli strumenti di PBD a larga scala: occorre migliorare l’integrazione e l’interoperabilità tra strumenti di modellazione e simulazione e, insieme, migliorare la conoscenza acustica e le capacità di programmazione dei professionisti dell’architettura.
(Credits immagine: Jeremy Stephen Watts Bonwick, MSD, Studio 30, 2020)
Relatori
Sofia Colabella è Lecturer in Construction Technology in Architecture presso la Faculty of Architecture, Building and Planning dell’University of Melbourne. Co-fondatrice di ‘Gridshell.it’, una compagnia specializzata nel progetto e costruzione di strutture speciali in legno. Ricercatrice ospite presso lo ‘Structural Xploration Lab’, École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), 2016-2017, ha sviluppano una ricerca sul riuso di attrezzature sportive a fini strutturali in architettura. Ha lavorato come docente a contratto presso l’Università di Napoli Federico II. Nel 2020, ha vinto l’ABP Engagement Excellence Award (University of Melbourne), e nel 2019 la medaglia di bronzo al ‘2019 Tongji Construction Festival’ (Shanghai). È membro dell’International Association for Shell and Spatial Structures (IASS), e della commissione per l’Hangai Prize 2020.
Tomás Méndez Echenagucia è Assistant Professor nel Dipartimento di Architettura della University of Washington. La sua ricerca si centra nell’uso di metodi di simulazione, geometria computazionale e ottimizzazione con l’obiettivo di migliorare le prestazioni ambientali degli edifici. Ha publicato nei campi della progettazione strutturale acustica architettonica ed energetica. Ha ottenuto una doppia laurea in Architettura presso L’Universidad Central de Venezuela e il Politecnico di Torino nel 2007, e un dottorato di ricerca in Architettura e Progettazione Edilizia presso il Politecnico do Torino nel 2014. Ha lavorato come professionista e consulente nel campo dell’Architettura in Europa e Sudamerica, ha progettato e costruito diversi padiglioni e prototipi nel corso della sua ricerca, compresso “L’Armadillo Vault” per la Biennale di Venezia 2016, il “ETH Pavilion” preso il festival “Ideas City” nella città di New York nel 2015. Di recente ha compiuto un periodo di 5 anni come ricercatore post-doc al Block Research Group – ETH Zurich, dove ha lavorato nella progettazione del progetto “HiLo research unit”, attualmente in costruzione. È anche co-sviluppatore della libreria open source COMPAS, un ecosistema di strumenti di modellazione, progettazione e simulazione per ricercatori e progettisti nel campo dell’architettura, ingegneria e costruzione.
Louena Shtrepi è ricercatrice al Politecnico di Torino presso il Dipartimento di Energia “Galileo Ferraris” dal 2018. In seguito, ha ottenuto il titolo di dottore di ricerca nel 2015 con una tesi in Metrologia: Scienza e tecnica delle misure, premiata con la medaglia Newman (Newman Student Award Fund e Acoustical Society of America) per eccellenza nello studio dell’acustica e della sua applicazione all’architettura. I suoi interessi di ricerca e insegnamento sono principalmente nell’acustica applicata. In particolare, dal 2012 ha iniziato a lavorare sulle proprietà dei materiali acustici, sulle simulazioni acustiche e sull’incertezza di misura. Inoltre, il suo obiettivo di ricerca è quello di incrementare la consapevolezza sulla gestione delle problematiche e delle soluzioni acustiche sin dalle prime fasi del processo di progettazione coinvolgendo attivamente gli architetti e i designer. Questi aspetti sono stati profondamente studiati nelle ricerche multidisciplinari che hanno coinvolto anche test percettivi soggettivi. I suoi risultati di ricerca sono stati pubblicati su riviste note riviste scientifiche internazionali e premiati in molte conferenze. Insegna in due corsi principali con focus sull’acustica al Politecnico di Torino: Ingegneria del suono nel corso di laurea magistrale di Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione e nel corso di Design dell’Esporre: Luce, suono, clima nel corso della laurea triennale in Corso di Laurea in Design e Comunicazione Visiva. È membro dell’AIA (Associazione Italiana di Acustica), ASA (Acoustical Society of America), FTI (Associazione della Fisica Tecnica Italiana) e ATI (Associazione Termotecnica Italiana).
WEBINAR AUTUNNO 2020
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07/05/21
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Molte evidenze significative di effetti non uditivi dell’esposizione al rumore sulla salute dei lavoratori sono emerse negli ultimi anni. Tra le indagini presenti in letteratura, nei diversi scenari occupazionali, gli ambienti destinati alla didattica risultano particolarmente critici e rivestono particolare interesse per gli aspetti medico-scientifico e tecnici che potrebbero portare a una revisione della normativa. Al momento il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro non comprende espressamente la valutazione del rischio extra-uditivo e anche in ambito infortunistico e forense sono poche le evidenze di danno non uditivo, siano esse di natura fisiologica, neuro-comportamentale o percettiva-cognitiva.
Spesso le attività scolastiche si svolgono in aule con proprietà acustiche non adeguate, dove il rumore di fondo è elevato e presenta caratteristiche spettrali sfavorevoli. L’esposizione al rumore sembra incidere in maniera significativa sul comportamento degli allievi di scuola dell’infanzia e di scuola primaria e sulle reazioni dei docenti per condurre i bambini al silenzio o moderare le intemperanze tipiche dell’età evolutiva.
Il progetto BRiC INAIL 2019-ID 14 vede impegnate cinque università italiane nell’ambizioso lavoro di ricerca su come i contesti acustici non adeguati possano comportare la compromissione delle abilità cognitive, particolarmente critica per lo sviluppo dei bambini, nonché un aumento dello sforzo associato al parlato e all’ascolto, con l’insorgere di affaticamento e conseguenze patologiche o comportamentali in allievi e insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado.
In questo webinar di Aspettando Matera saranno presentati i primi risultati della ricerca, comprendenti gli esiti della ricerca e catalogazione dei danni extrauditivi, attraverso una rassegna ragionata di letteratura e giurisprudenza. Gli interventi riguarderanno la catalogazione di sorgenti e scenari capaci di generare danni extra-uditivi, primo fra tutti lo sforzo vocale, e le possibili implicazioni derivanti dalla non completa e univoca considerazione del problema a livello legislativo, normativo e giuridico.
Si parlerà anche degli aspetti medici, degli effetti sulla funzionalità cardiaca derivanti dall’aumento della frequenza dei battiti e della pressione arteriosa; di come l’esposizione al rumore fa aumentare la frequenza respiratoria, disturba l’organo dell’equilibrio e persino l’apparato digerente. E soprattutto degli effetti sulla voce, uno tra gli effetti più noti in ambito medico, ma ignorati dai non addetti ai lavori.Relatori
Massimo Spadola Bisetti, Medico chirurgo. Specialista in Audiologia, in Foniatria ed in Otorinolaringoiatria. Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia degli Organi di Senso e di Comunicazione. Dal 1995 Dirigente Medico presso la Struttura Complessa Universitaria di Otorinolaringoiatria dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino ove si è occupato di sordità e della programmazione degli impianti cocleari in adulti e bambini. Docente nei corsi di laurea in Logopedia, Tecniche Audiometriche, Tecniche Audioprotesiche e presso i Master in Deglutologia dell’Università di Torino e dell’Università di Pisa. Docente in corsi di aggiornamento e relatore in convegni a carattere nazionale ed internazionale. Attualmente gestisce l’ambulatorio di Foniatria con competenze sui disturbi della voce e della comunicazione. Dal 2014 collabora con esperti di acustica e metrologia del Politecnico di Torino in studi sull’analisi della voce.
Claudia Guattari, si è laureata in Ingegneria Civile e ha successivamente conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi Roma TRE. Durante il dottorato di ricerca ha approfondito tematiche relative all’impatto ambientale delle infrastrutture di trasporto. Ad oggi è tecnico del laboratorio di Fisica Tecnica presso il Dipartimento di Ingegneria e svolge attività di ricerca affrontando tematiche di Fisica Tecnica ambientale, con particolare attenzione alla termofisica degli edifici, alla diagnosi energetica strumentale, all’efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Si occupa, inoltre, di tematiche di ricerca connesse con lo studio del paesaggio sonoro e l’acustica ambientale attraverso l’analisi e la modellazione teorica del comportamento di materiali acustici artificiali. È autrice di oltre 60 memorie scientifiche pubblicate su riviste internazionali impattate e presentate a convegni nazionali ed internazionali.
Lucia Busa, Architetto e Dottore di Ricerca in Tecnologia dell’Architettura. Socio e Direttore Tecnico di “Vie en.ro.se. Ingegneria”, società specializzata in acustica, rischi fisici, ingegneria dell’ambiente e della Sicurezza. Tecnico Competente in Acustica iscritto all’elenco ENTECA (al n. 8449) presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Iscritto nell’Albo dei Consulenti Tecnici e dei Periti del Tribunale di Pistoia dal 2019. Si occupa a livello scientifico e professionale di acustica, con particolare riferimento all’acustica edilizia e architettonica, fornendo numerose prestazioni di progettazione e consulenza a clienti pubblici e privati, nazionali e internazionali, in collaborazione con università e istituti di ricerca. È stato membro di comitati organizzatori di numerosi Convegni e Seminari nei campi dell’acustica e della fisica ambientale e svolto numerose docenze a corsi di perfezionamento e di aggiornamento professionale. È autore del libro “La protezione acustica degli edifici” (2005) edito da Alinea, Firenze e di numerose pubblicazioni scientifiche sull’Acustica.

La pandemia di COVID-19 si è diffusa in Europa dopo alcuni mesi di prima apparizione in Cina e nei Paesi dell’Estremo Oriente e prima di diffondersi su tutto il pianeta. Il virus ha avuto e sta avendo conseguenze terribili sulla salute delle persone, i governi e le autorità sanitarie dei vari paesi hanno reagito spesso introducendo provvedimenti restrittivi per contenere il fenomeno, comprendenti la chiusura di edifici e aree pubbliche fino al completo lockdown. In questo scenario critico sono stati, tuttavia, osservati anche alcuni effetti positivi. Dal punto di vista ambientale, infatti, durante il lockdown si è verificata una riduzione del traffico stradale, così come la riduzione delle attività di navigazione e di trasporto aereo, che hanno portato ad un significativo beneficio per la qualità dell’aria e le emissioni di rumore nelle città.
Durante il seminario si discuterà delle conseguenze che la pandemia ha avuto in termini di riduzione oggettiva dei livelli di rumore, ma anche relativamente alla percezione del paesaggio sonoro da parte dei cittadini.
Verrà illustrata una sintesi di quanto risultante del monitoraggio del rumore effettuato, mediante sensori smart, in un’area urbana della città di Monza, prima, durante e subito dopo il lockdown, utilizzando i dati raccolti dal progetto LIFE MONZA. Saranno poi condivisi alcuni risultati di due progetti internazionali, il primo dei quali rivolto alla documentazione e successiva analisi dei cambiamenti del paesaggio sonoro, condotto nelle differenti fasi del lockdown in una cittadina dei Paesi Baschi, nel nord della Spagna; Il secondo, The Sound Outside, che racconta il lockdown nel mondo durante la prima fase della pandemia e che ha visto la partecipazione di più di 100 professionisti del suono di vari paesi. I dati oggetti presentati saranno poi discussi da un punto di vista filosofico, al fine di comprendere in che modo la nostra percezione uditiva sia stata fortemente influenzata dall’ascolto dei suoni delle città “in silenzio”.
Relatori

Chiara Bartalucci è ricercatrice post-doc presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze. Dal 2018 è titolare di un assegno di ricerca presso l’Università di Firenze e collabora con Vie en.ro.se Ingegneria, principalmente nell’ambito della progettazione europea. Ha partecipato alla scrittura e gestione di diversi progetti europei, come LIFE+2008 HUSH, LIFE+2010 QUADMAP, LIFE+2015 MONZA. I suoi interessi riguardano anche il paesaggio sonoro, la citizen science, il global comfort e l’acustica forense.

Elvira Di Bona insegna filosofa della mente presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. Si occupa di filosofia della percezione ed estetica musicale. Ha trascorso periodi di studio presso UCL (University College London), la New York University e la University of Sydney. È stata fellow dell’Italian Academy della Columbia University di New York, ricercatrice post-doc alla Freie Universität Berlin e Polonsky Academy Fellow presso il Van Leer Institute di Gerusalemme. Si è diplomata in Conservatorio nella classe di violino, e presso l’Accademia di Alto Perfezionamento di Studi Musicali di Santa Cecilia (Roma) nella classe di violino solista.

Sara Lenzi è sound designer e divulgatrice nel campo della comunicazione sonora. Co-fondatrice del web magazine in lingua inglese sounDesign.info, ha fondato la prima agenzia italiana di sound branding, è stata manager e strategic advisor nel campo delle tech startup dedicate al suono e docente a Lasalle College of the Arts a Singapore. Attualmente è dottoranda in sonificazione presso il Density Design Lab, Dipartimento di Design del Politecnico di Milano.

La qualità ambientale degli ambienti scolastici è un tema multidisciplinare che copre aspetti termo-igrometrici, acustici, visivi e di qualità dell’aria. Questi aspetti sono correlati fra loro in maniera molto forte, in particolare nella reazione comportamentale degli studenti. Un esempio: pur avendo caldo, gli studenti aprirebbero la finestra, qualora affacciasse su una strada rumorosa?
Lo studio di queste tematiche ha assunto una grande rilevanza a seguito dell’emergenza sanitaria, nel momento in cui il benessere degli studenti è diventato una priorità per le istituzioni e le famiglie.
Il webinar vedrà l’intervento di due relatori: Federica Morandi, collaboratrice del Prof. Andrea Gasparella (unibz) ed un dirigente scolastico. Verranno presentati i risultati del progetto #vogliamoinvertirelarotta, una ricerca effettuata ad inizio 2020 sul comfort nelle aule scolastiche, attraverso l’analisi del comfort termico, acustico, visivo e della qualità dell’aria. Saranno presentate le valutazioni degli studenti ed il loro comportamento in reazione ad uno stimolo ambientale non ottimale. E sarà l’occasione per leggere questi dati alla luce del recente rientro a scuola.
Relatori

Federica Morandi, assegnista di ricerca presso la Libera Università di Bolzano, lavora nel gruppo del Prof. Gasparella sui temi del comfort globale e dell’edilizia in legno ad alte prestazioni. Ha partecipato alle attività del progetto “Il cambiamento è nell’aria”, sviluppato da Agorà Activities con lo scopo di sensibilizzare studenti e famiglie sulla qualità ambientale degli ambienti scolastici.

Gaetana Iacobone, Dirigente dell’IIS Margherita Hack di Morlupo), realtà che comprende il Liceo Scientifico e Linguistico Piazzi, l’I.T.C.G. Nervi e l’ I.P.S.C.T. Rignano Flaminio. L’IIS è stato coinvolto nel progetto “Il cambiamento è nell’aria”: studenti e docenti hanno partecipato attivamente nelle fasi di monitoraggio ambientale e nella raccolta delle valutazioni soggettive sulla qualità ambientale.

Andrea Gasparella, Professore Ordinario della Libera Università di Bolzano e Vicepreside alla Didattica per la Facoltà di Scienze e Tecnologie, è presidente di IBPSA Italy e membro del consiglio dell‘Associazione della Fisica Tecnica Italiana. Le attività di ricerca che segue e coordina coprono il settore “Building Physics and HVAC Systems”, dal benessere degli occupanti alla modellazione energetica su scala urbana.

Sentire correttamente, comprendere e memorizzare le spiegazioni dell’insegnante sono aspetti essenziali nei processi di apprendimento che si svolgono all’interno delle aule scolastiche, e che necessitano dell’instaurarsi di una corretta comunicazione verbale tra insegnanti e studenti. L’acustica delle aule riveste quindi una grande importanza nel facilitare o ostacolare gli studenti nei processi di apprendimento, e risulta fondamentale progettare attentamente gli ambienti scolastici con l’obiettivo primario di ridurre il rumore di fondo e controllare la coda sonora.
Studenti che apprendono in aule con condizioni acustiche favorevoli saranno in grado di sentire meglio ciò che l’insegnante sta spiegando, mantenere focalizzata l’attenzione nello svolgimento di un compito e, negli anni, sviluppare migliori competenze fonologiche, abilità matematiche e di letto-scrittura. Al contrario, una cattiva acustica compromette non solo le prestazioni degli studenti nei compiti accademici ma influenza anche la quantità di risorse cognitive richieste agli studenti per svolgere tali compiti, impattando sulla velocità con cui le nuove informazioni vengono recepite e sulla motivazione degli studenti a rimanere concentrati sul compito. Tali effetti sono più pronunciati per gli studenti dei gradi inferiori (scuola primaria, secondaria di primo grado), ovvero per quelle fasce di età in vengono sviluppate abilità-chiave dal punto di vista cognitivo, linguistico e accademico.
Relatori

Chiara Visentin, assegnista di ricerca post-doc in Acustica Applicata presso l’Università degli Studi di Ferrara. La sua attività di ricerca include lo studio degli effetti dell’ambiente sonoro sugli occupanti ed in particolare dell’effetto dell’acustica delle aule scolastiche sull’apprendimento degli studenti. E’ autore di diversi articoli su riviste scientifiche e contributi a convegni nazionali ed internazionali.

Giuseppina Emma Puglisi, assegnista di ricerca post-doc presso il Dipartimento Energia “Galileo Ferraris” del Politecnico di Torino. La sua attività è principalmente legata alla valutazione dell’influenza dell’acustica delle aule scolastiche (rumore e riverberazione) sulla produzione della voce dei docenti, sull’apprendimento e sull’intelligibilità del parlato per discenti di ogni ordine e grado. L’attività, negli anni recenti, ha assunto un carattere sempre più multidisciplinare grazie alla collaborazione con esperti, tra gli altri, nel campo della medicina, delle neuroscienze e della statistica. Giuseppina è membro dell’Associazione Italiana di Acustica e della Acoustical Society of America, ed è autore e co-autore di numerosi contributi scientifici pubblicati a livello internazionale.

Sara Caviola, ricercatore in Psicologia dello Sviluppo presso l’Università di Leeds (UK) interessata alla cognizione numerica ed in particolare all’influenza dei fattori cognitivi ed emotivi nel successo matematico. Membro di diverse associazioni scientifiche nazionali e internazionali, è autore di diversi contributi scientifici.

Il rumore antropico, ossia il rumore generato dalle persone, è stato finora tenuto al confine delle normative acustiche per la sua natura di “non riproducibilità”. Di conseguenza la comunità tecnico-acustica lo affronta in modo parziale, nonostante sia la sorgente sonora prevalente e causa di disturbo in molti contesti, come ambienti della movida, ristoranti, uffici open space e ambienti scolastici.
Se da una parte la ricerca internazionale studia da tempo gli effetti che il rumore antropico provoca sul comfort, sul benessere e sulla produttività, un problema aperto è quello della sua misura. Tipicamente il contributo antropico si somma ad altre sorgenti di rumore: nei contesti di movida al rumore da traffico, negli uffici al rumore degli impianti, nelle aule al parlato del docente. Recenti applicazioni di semplici algoritmi di data-analysis permettono di isolare il contributo antropico e quantificarne il contributo di immissione sonora, nel rispetto delle normative acustiche vigenti.
Tra le soluzioni per mitigare questa sorgente di rumore i trattamenti acustici non sono sufficienti, pertanto è auspicabile promuovere l’utilizzo di nuove strategie capaci di incoraggiare comportamenti virtuosi nelle persone. In tal senso sono state organizzate campagne di sensibilizzazione al rumore e introdotti dispositivi di monitoraggio come un “semaforo acustico” che rileva il livello di rumore antropico in continuo e avvisa, attraverso un feedback luminoso, quando diventa disturbante.
Relatori

Sonja Di Blasio, PhD Candidate in Gestione, Produzione e Design, è una ricercatrice presso il Gruppo di Acustica Applicata del Politecnico di Torino. Nella sua attività di ricerca si è occupata dello sviluppo e della validazione di un dispositivo per il monitoraggio e il controllo del rumore antropico. Ha partecipato a programmi di imprenditorialità e innovazione.

Dario D’Orazio, ingegnere elettronico, PhD in acustica applicata. Lavora nel gruppo di acustica applicata dell’Università di Bologna dal 2007. Si occupa di qualità acustica degli ambienti performativi, di lavoro e didattici. Membro esperto UNI dal 2011, ha collaborato alla stesura delle norme UNI 11532.

Enrico Gallo è ingegnere ambientale e lavora da 15 anni per la Pubblica Amministrazione nel campo della sostenibilità urbana, della analisi GIS e dell’acustica ambientale. Rappresenta Eurocities, l’associazione delle maggiori città europee, presso il Noise Expert Group della Commissione Europea. Ha coordinato progetti ed attività di implementazione della normativa italiana ed europea a livello urbano, con contributi di innovazione procedurale, tecnologica e di comunicazione, presentati a convegni nazionali ed internazionali. E’ attualmente responsabile tecnico presso l’Area Ambiente della Città di Torino.

Il webminar vedrà come ospiti il Prof. Bottalico, l’Ing Tombolato e il Master Pizzaiolo Pappalardo. Il Prof. Bottalico discuterà i risultati di uno studio sull’acustica dei ristoranti che hanno coinvolto partecipanti sopra i sessanta anni con e senza problemi d’udito. I risultati collegano il rumore di fondo in un ristorante con lo sforzo vocale dei commensali e la qualità della conversazione. L’Ing. Tombolato discuterà la progettazione acustica delle strutture per la ristorazione introducendo il concetto della capienza acustica. Il Master Pizzaiolo Pappalardo discuterà della acustica dal punto di vista del ristoratore. Pappalardo è il titolare de La Cascina dei Saporil di Rezzato (BS) vincitore del premio “Migliore Acustica” assegnato dalla Guida del Touring Club Italiano” Alberghi e Ristoranti d’Italia 2020” per la migliore acustica con stile del Nord Italia.
Relatori

Pasquale Bottalico, Laurea magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni e dottore di ricerca in Metrologia, Politecnico di Torino. Come docente di Audiologia presso University of Illinois Urbana-Champaign si occupa di interazione tra parola e acustica dell’ambiente. Ha svolto l’attività di consulenza nei settori dell’acustica ambientale. É autore di 40 pubblicazioni in giornali d’impatto in acustica e di un centinaio di pubblicazioni tra articoli da conferenza e abstract.

Andrea Tombolato, Laurea magistrale in Fisica, Università degli Studi di Padova. Ha svolto e svolge la propria attività di consulenza nei settori dell’acustica e delle vibrazioni a vantaggio di imprese, società di progettazione, enti pubblici. É socio effettivo dell’Associazione Italiana di Acustica (AIA); dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo. Dal 2015 è inserito, in rappresentanza di AIA, Associazione Italiana di Acustica, in Gruppi di Lavoro UNI (Ente Nazionale di Normazione Tecnica) operanti in materia di acustica. Nel 2015 è chiamato a far parte del gruppo di lavoro ISPRA/Ministero dell’Ambiente finalizzato all’adeguamento della normativa nazionale sull’acustica alle disposizioni europee di settore, direttive 2002/49/CE, 2000/14/CE e 2006/123/CE e Regolamento n. 765/2008/CE. É autore e coautore di lavori scientifici in materia di acustica.

Antonio Pappalardo, Mastro Pizzaiolo, La Cascina dei Sapori, Rezzato (Brescia), Non potrei dire quando è iniziata la mia passione per la cucina, perché sono convinto sia nata con me, e mi ha sempre accompagnato. Già da bambino amavo aiutare i miei genitori mentre lavoravano nel loro locale, e non era solo un gioco, c’era dell’altro. Qualcosa probabilmente stava già iniziando a farmi capire quale sarebbe stata la mia strada, e io ho sempre cercato di seguirla. È stato proprio seguendola che ho scelto per la mia formazione scolastica superiore la scuola alberghiera, diplomandomi nel 2008. E sempre seguendo la stessa strada ho iniziato le mie prime esperienze lavorative, dalle quali ho cercato di trarre il massimo per dare ancora più definizione alla mia passione. Volevo che la mia formazione in cucina fosse completa, e allo stesso tempo che mi aiutasse a prendere una direzione precisa. Ho lavorato in cucina, in pasticceria e in pizzeria, ed è così che ho compreso che la risposta giusta per me era la pizza. Perché con la pizza in realtà non dovevo scegliere, sapevo di dare alla mia creatività la possibilità di non avere limiti. Dall’antipasto fino al dolce, qualsiasi piatto io volessi realizzare lo potevo abbinare ad un disco di pasta ben lievitato, trasformando un piatto già di per sé unico in qualcosa di ancora più speciale.

La nuova norma UNI 11532-2:2020 per la qualità acustica degli ambienti scolastici ha l’obiettivo di fare ordine in un ambito di norme stratificato nel tempo e non esente da ambiguità. Resa cogente dai CAM del 2017, la norma si inserisce in un contesto ampio di regolamenti europei sul tema (quali ad es. l’inglese BB93, la tedesca DIN 18041) introducendo due sostanziali novità. La prima riguarda l’indicazione di un intervallo di conformità del tempo di riverberazione, in funzione della destinazione d’uso e del volume dell’ambiente. Per le destinazioni d’uso che prevedono la presenza statica di persona, tale intervallo tiene conto dell’assorbimento acustico degli occupanti. La seconda novità riguarda la valutazione previsionale dei criteri di intelligibilità C50/STI. L’utilizzo di tali descrittori, già anticipati nei CAM 2017, è qui dettagliato e messo in relazione al contesto specifico degli ambienti scolastici (ad es. il ruolo del background noise, lo sforzo vocale dei docenti…). L’introduzione di nuove logiche di progettazione ha conseguenze sui materiali e sui diversi criteri progettuali da attuare in funzione del grado della struttura. Alcuni casi di studio saranno discussi e analizzati da più punti di vista: rispetto dei criteri progettuali, analisi della percezione, scelta dei materiali.
Relatori

Dario D’Orazio, ingegnere elettronico, PhD in acustica applicata. Lavora nel gruppo di acustica applicata dell’Università di Bologna dal 2007. Si occupa di qualità acustica degli ambienti performativi, di lavoro e didattici. Membro esperto UNI dal 2011, ha collaborato alla stesura delle norme UNI 11532.

Daniele Ponteggia, laureato in ingegneria elettronica presso l’Università degli Studi di Perugia e abilitato all’esercizio della professione di Ingegnere è iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Terni. Tecnico competente in acustica ambientale.
Opera principalmente come consulente nel campo dell’acustica architettonica e dell’elettroacustica con particolare esperienza nell’utilizzo dei software per la misurazione e la simulazione acustica CAD. E’ esperto di misurazione e caratterizzazione di trasduttori elettroacustici.
Si occupa inoltre di misurazioni fonometriche, stesura di valutazioni di impatto acustico, valutazioni in opera e previsionali dei requisiti passivi acustici degli edifici, progettazione di interventi di correzione acustica.
E’ membro dei gruppi di lavoro “Acoustic and Sound Source Modeling” e “Loudspeaker Modeling and Measurement” della Audio Engineering Society.

Cristina Carrus si laurea in Ingegneria Edile-Architettura. Dopo aver lavorato nel mondo della progettazione frequenta il Master in Architettura, Strutture e Tecnologie approfondendo le tematiche inerenti le nuove tecnologie costruttive, la sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica.
Nel 2012 inizia a lavorare per Ecophon Saint-Gobain, sviluppando competenze inerenti l’acustica e la progettazione del comfort acustico. Svolge attività di Market Development, ricercando diversi account e accompagnando la clientela durante l’iter di specifica, progettazione fino all’installazione in cantiere delle soluzioni acustiche adottate.
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02/10/20
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La pandemia di COVID-19 si è diffusa in Europa dopo alcuni mesi di prima apparizione in Cina e nei Paesi dell’Estremo Oriente e prima di diffondersi su tutto il pianeta. Il virus ha avuto e sta avendo conseguenze terribili sulla salute delle persone, i governi e le autorità sanitarie dei vari paesi hanno reagito spesso introducendo provvedimenti restrittivi per contenere il fenomeno, comprendenti la chiusura di edifici e aree pubbliche fino al completo lockdown. In questo scenario critico sono stati, tuttavia, osservati anche alcuni effetti positivi. Dal punto di vista ambientale, infatti, durante il lockdown si è verificata una riduzione del traffico stradale, così come la riduzione delle attività di navigazione e di trasporto aereo, che hanno portato ad un significativo beneficio per la qualità dell’aria e le emissioni di rumore nelle città.
Durante il seminario si discuterà delle conseguenze che la pandemia ha avuto in termini di riduzione oggettiva dei livelli di rumore, ma anche relativamente alla percezione del paesaggio sonoro da parte dei cittadini.
Verrà illustrata una sintesi di quanto risultante del monitoraggio del rumore effettuato, mediante sensori smart, in un’area urbana della città di Monza, prima, durante e subito dopo il lockdown, utilizzando i dati raccolti dal progetto LIFE MONZA. Saranno poi condivisi alcuni risultati di due progetti internazionali, il primo dei quali rivolto alla documentazione e successiva analisi dei cambiamenti del paesaggio sonoro, condotto nelle differenti fasi del lockdown in una cittadina dei Paesi Baschi, nel nord della Spagna; Il secondo, The Sound Outside, che racconta il lockdown nel mondo durante la prima fase della pandemia e che ha visto la partecipazione di più di 100 professionisti del suono di vari paesi. I dati oggetti presentati saranno poi discussi da un punto di vista filosofico, al fine di comprendere in che modo la nostra percezione uditiva sia stata fortemente influenzata dall’ascolto dei suoni delle città “in silenzio”.Relatori
Chiara Bartalucci è ricercatrice post-doc presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze. Dal 2018 è titolare di un assegno di ricerca presso l’Università di Firenze e collabora con Vie en.ro.se Ingegneria, principalmente nell’ambito della progettazione europea. Ha partecipato alla scrittura e gestione di diversi progetti europei, come LIFE+2008 HUSH, LIFE+2010 QUADMAP, LIFE+2015 MONZA. I suoi interessi riguardano anche il paesaggio sonoro, la citizen science, il global comfort e l’acustica forense.
Elvira Di Bona insegna filosofa della mente presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. Si occupa di filosofia della percezione ed estetica musicale. Ha trascorso periodi di studio presso UCL (University College London), la New York University e la University of Sydney. È stata fellow dell’Italian Academy della Columbia University di New York, ricercatrice post-doc alla Freie Universität Berlin e Polonsky Academy Fellow presso il Van Leer Institute di Gerusalemme. Si è diplomata in Conservatorio nella classe di violino, e presso l’Accademia di Alto Perfezionamento di Studi Musicali di Santa Cecilia (Roma) nella classe di violino solista.
Sara Lenzi è sound designer e divulgatrice nel campo della comunicazione sonora. Co-fondatrice del web magazine in lingua inglese sounDesign.info, ha fondato la prima agenzia italiana di sound branding, è stata manager e strategic advisor nel campo delle tech startup dedicate al suono e docente a Lasalle College of the Arts a Singapore. Attualmente è dottoranda in sonificazione presso il Density Design Lab, Dipartimento di Design del Politecnico di Milano.
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16/10/20
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La qualità ambientale degli ambienti scolastici è un tema multidisciplinare che copre aspetti termo-igrometrici, acustici, visivi e di qualità dell’aria. Questi aspetti sono correlati fra loro in maniera molto forte, in particolare nella reazione comportamentale degli studenti. Un esempio: pur avendo caldo, gli studenti aprirebbero la finestra, qualora affacciasse su una strada rumorosa?
Lo studio di queste tematiche ha assunto una grande rilevanza a seguito dell’emergenza sanitaria, nel momento in cui il benessere degli studenti è diventato una priorità per le istituzioni e le famiglie.
Il webinar vedrà l’intervento di due relatori: Federica Morandi, collaboratrice del Prof. Andrea Gasparella (unibz) ed un dirigente scolastico. Verranno presentati i risultati del progetto #vogliamoinvertirelarotta, una ricerca effettuata ad inizio 2020 sul comfort nelle aule scolastiche, attraverso l’analisi del comfort termico, acustico, visivo e della qualità dell’aria. Saranno presentate le valutazioni degli studenti ed il loro comportamento in reazione ad uno stimolo ambientale non ottimale. E sarà l’occasione per leggere questi dati alla luce del recente rientro a scuola.
Relatori
Federica Morandi, assegnista di ricerca presso la Libera Università di Bolzano, lavora nel gruppo del Prof. Gasparella sui temi del comfort globale e dell’edilizia in legno ad alte prestazioni. Ha partecipato alle attività del progetto “Il cambiamento è nell’aria”, sviluppato da Agorà Activities con lo scopo di sensibilizzare studenti e famiglie sulla qualità ambientale degli ambienti scolastici.
Gaetana Iacobone, Dirigente dell’IIS Margherita Hack di Morlupo), realtà che comprende il Liceo Scientifico e Linguistico Piazzi, l’I.T.C.G. Nervi e l’ I.P.S.C.T. Rignano Flaminio. L’IIS è stato coinvolto nel progetto “Il cambiamento è nell’aria”: studenti e docenti hanno partecipato attivamente nelle fasi di monitoraggio ambientale e nella raccolta delle valutazioni soggettive sulla qualità ambientale.
Andrea Gasparella, Professore Ordinario della Libera Università di Bolzano e Vicepreside alla Didattica per la Facoltà di Scienze e Tecnologie, è presidente di IBPSA Italy e membro del consiglio dell‘Associazione della Fisica Tecnica Italiana. Le attività di ricerca che segue e coordina coprono il settore “Building Physics and HVAC Systems”, dal benessere degli occupanti alla modellazione energetica su scala urbana.
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13/11/20
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Sentire correttamente, comprendere e memorizzare le spiegazioni dell’insegnante sono aspetti essenziali nei processi di apprendimento che si svolgono all’interno delle aule scolastiche, e che necessitano dell’instaurarsi di una corretta comunicazione verbale tra insegnanti e studenti. L’acustica delle aule riveste quindi una grande importanza nel facilitare o ostacolare gli studenti nei processi di apprendimento, e risulta fondamentale progettare attentamente gli ambienti scolastici con l’obiettivo primario di ridurre il rumore di fondo e controllare la coda sonora.
Studenti che apprendono in aule con condizioni acustiche favorevoli saranno in grado di sentire meglio ciò che l’insegnante sta spiegando, mantenere focalizzata l’attenzione nello svolgimento di un compito e, negli anni, sviluppare migliori competenze fonologiche, abilità matematiche e di letto-scrittura. Al contrario, una cattiva acustica compromette non solo le prestazioni degli studenti nei compiti accademici ma influenza anche la quantità di risorse cognitive richieste agli studenti per svolgere tali compiti, impattando sulla velocità con cui le nuove informazioni vengono recepite e sulla motivazione degli studenti a rimanere concentrati sul compito. Tali effetti sono più pronunciati per gli studenti dei gradi inferiori (scuola primaria, secondaria di primo grado), ovvero per quelle fasce di età in vengono sviluppate abilità-chiave dal punto di vista cognitivo, linguistico e accademico.
Relatori
Chiara Visentin, assegnista di ricerca post-doc in Acustica Applicata presso l’Università degli Studi di Ferrara. La sua attività di ricerca include lo studio degli effetti dell’ambiente sonoro sugli occupanti ed in particolare dell’effetto dell’acustica delle aule scolastiche sull’apprendimento degli studenti. E’ autore di diversi articoli su riviste scientifiche e contributi a convegni nazionali ed internazionali.
Giuseppina Emma Puglisi, assegnista di ricerca post-doc presso il Dipartimento Energia “Galileo Ferraris” del Politecnico di Torino. La sua attività è principalmente legata alla valutazione dell’influenza dell’acustica delle aule scolastiche (rumore e riverberazione) sulla produzione della voce dei docenti, sull’apprendimento e sull’intelligibilità del parlato per discenti di ogni ordine e grado. L’attività, negli anni recenti, ha assunto un carattere sempre più multidisciplinare grazie alla collaborazione con esperti, tra gli altri, nel campo della medicina, delle neuroscienze e della statistica. Giuseppina è membro dell’Associazione Italiana di Acustica e della Acoustical Society of America, ed è autore e co-autore di numerosi contributi scientifici pubblicati a livello internazionale.
Sara Caviola, ricercatore in Psicologia dello Sviluppo presso l’Università di Leeds (UK) interessata alla cognizione numerica ed in particolare all’influenza dei fattori cognitivi ed emotivi nel successo matematico. Membro di diverse associazioni scientifiche nazionali e internazionali, è autore di diversi contributi scientifici.
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20/11/20
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Il rumore antropico, ossia il rumore generato dalle persone, è stato finora tenuto al confine delle normative acustiche per la sua natura di “non riproducibilità”. Di conseguenza la comunità tecnico-acustica lo affronta in modo parziale, nonostante sia la sorgente sonora prevalente e causa di disturbo in molti contesti, come ambienti della movida, ristoranti, uffici open space e ambienti scolastici.
Se da una parte la ricerca internazionale studia da tempo gli effetti che il rumore antropico provoca sul comfort, sul benessere e sulla produttività, un problema aperto è quello della sua misura. Tipicamente il contributo antropico si somma ad altre sorgenti di rumore: nei contesti di movida al rumore da traffico, negli uffici al rumore degli impianti, nelle aule al parlato del docente. Recenti applicazioni di semplici algoritmi di data-analysis permettono di isolare il contributo antropico e quantificarne il contributo di immissione sonora, nel rispetto delle normative acustiche vigenti.
Tra le soluzioni per mitigare questa sorgente di rumore i trattamenti acustici non sono sufficienti, pertanto è auspicabile promuovere l’utilizzo di nuove strategie capaci di incoraggiare comportamenti virtuosi nelle persone. In tal senso sono state organizzate campagne di sensibilizzazione al rumore e introdotti dispositivi di monitoraggio come un “semaforo acustico” che rileva il livello di rumore antropico in continuo e avvisa, attraverso un feedback luminoso, quando diventa disturbante.
Relatori
Sonja Di Blasio, PhD Candidate in Gestione, Produzione e Design, è una ricercatrice presso il Gruppo di Acustica Applicata del Politecnico di Torino. Nella sua attività di ricerca si è occupata dello sviluppo e della validazione di un dispositivo per il monitoraggio e il controllo del rumore antropico. Ha partecipato a programmi di imprenditorialità e innovazione.
Dario D’Orazio, ingegnere elettronico, PhD in acustica applicata. Lavora nel gruppo di acustica applicata dell’Università di Bologna dal 2007. Si occupa di qualità acustica degli ambienti performativi, di lavoro e didattici. Membro esperto UNI dal 2011, ha collaborato alla stesura delle norme UNI 11532.
Enrico Gallo è ingegnere ambientale e lavora da 15 anni per la Pubblica Amministrazione nel campo della sostenibilità urbana, della analisi GIS e dell’acustica ambientale. Rappresenta Eurocities, l’associazione delle maggiori città europee, presso il Noise Expert Group della Commissione Europea. Ha coordinato progetti ed attività di implementazione della normativa italiana ed europea a livello urbano, con contributi di innovazione procedurale, tecnologica e di comunicazione, presentati a convegni nazionali ed internazionali. E’ attualmente responsabile tecnico presso l’Area Ambiente della Città di Torino.
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27/11/20
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Il webminar vedrà come ospiti il Prof. Bottalico, l’Ing Tombolato e il Master Pizzaiolo Pappalardo. Il Prof. Bottalico discuterà i risultati di uno studio sull’acustica dei ristoranti che hanno coinvolto partecipanti sopra i sessanta anni con e senza problemi d’udito. I risultati collegano il rumore di fondo in un ristorante con lo sforzo vocale dei commensali e la qualità della conversazione. L’Ing. Tombolato discuterà la progettazione acustica delle strutture per la ristorazione introducendo il concetto della capienza acustica. Il Master Pizzaiolo Pappalardo discuterà della acustica dal punto di vista del ristoratore. Pappalardo è il titolare de La Cascina dei Saporil di Rezzato (BS) vincitore del premio “Migliore Acustica” assegnato dalla Guida del Touring Club Italiano” Alberghi e Ristoranti d’Italia 2020” per la migliore acustica con stile del Nord Italia.
Relatori
Pasquale Bottalico, Laurea magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni e dottore di ricerca in Metrologia, Politecnico di Torino. Come docente di Audiologia presso University of Illinois Urbana-Champaign si occupa di interazione tra parola e acustica dell’ambiente. Ha svolto l’attività di consulenza nei settori dell’acustica ambientale. É autore di 40 pubblicazioni in giornali d’impatto in acustica e di un centinaio di pubblicazioni tra articoli da conferenza e abstract.
Andrea Tombolato, Laurea magistrale in Fisica, Università degli Studi di Padova. Ha svolto e svolge la propria attività di consulenza nei settori dell’acustica e delle vibrazioni a vantaggio di imprese, società di progettazione, enti pubblici. É socio effettivo dell’Associazione Italiana di Acustica (AIA); dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo. Dal 2015 è inserito, in rappresentanza di AIA, Associazione Italiana di Acustica, in Gruppi di Lavoro UNI (Ente Nazionale di Normazione Tecnica) operanti in materia di acustica. Nel 2015 è chiamato a far parte del gruppo di lavoro ISPRA/Ministero dell’Ambiente finalizzato all’adeguamento della normativa nazionale sull’acustica alle disposizioni europee di settore, direttive 2002/49/CE, 2000/14/CE e 2006/123/CE e Regolamento n. 765/2008/CE. É autore e coautore di lavori scientifici in materia di acustica.
Antonio Pappalardo, Mastro Pizzaiolo, La Cascina dei Sapori, Rezzato (Brescia), Non potrei dire quando è iniziata la mia passione per la cucina, perché sono convinto sia nata con me, e mi ha sempre accompagnato. Già da bambino amavo aiutare i miei genitori mentre lavoravano nel loro locale, e non era solo un gioco, c’era dell’altro. Qualcosa probabilmente stava già iniziando a farmi capire quale sarebbe stata la mia strada, e io ho sempre cercato di seguirla. È stato proprio seguendola che ho scelto per la mia formazione scolastica superiore la scuola alberghiera, diplomandomi nel 2008. E sempre seguendo la stessa strada ho iniziato le mie prime esperienze lavorative, dalle quali ho cercato di trarre il massimo per dare ancora più definizione alla mia passione. Volevo che la mia formazione in cucina fosse completa, e allo stesso tempo che mi aiutasse a prendere una direzione precisa. Ho lavorato in cucina, in pasticceria e in pizzeria, ed è così che ho compreso che la risposta giusta per me era la pizza. Perché con la pizza in realtà non dovevo scegliere, sapevo di dare alla mia creatività la possibilità di non avere limiti. Dall’antipasto fino al dolce, qualsiasi piatto io volessi realizzare lo potevo abbinare ad un disco di pasta ben lievitato, trasformando un piatto già di per sé unico in qualcosa di ancora più speciale.
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11/12/20
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La nuova norma UNI 11532-2:2020 per la qualità acustica degli ambienti scolastici ha l’obiettivo di fare ordine in un ambito di norme stratificato nel tempo e non esente da ambiguità. Resa cogente dai CAM del 2017, la norma si inserisce in un contesto ampio di regolamenti europei sul tema (quali ad es. l’inglese BB93, la tedesca DIN 18041) introducendo due sostanziali novità. La prima riguarda l’indicazione di un intervallo di conformità del tempo di riverberazione, in funzione della destinazione d’uso e del volume dell’ambiente. Per le destinazioni d’uso che prevedono la presenza statica di persona, tale intervallo tiene conto dell’assorbimento acustico degli occupanti. La seconda novità riguarda la valutazione previsionale dei criteri di intelligibilità C50/STI. L’utilizzo di tali descrittori, già anticipati nei CAM 2017, è qui dettagliato e messo in relazione al contesto specifico degli ambienti scolastici (ad es. il ruolo del background noise, lo sforzo vocale dei docenti…). L’introduzione di nuove logiche di progettazione ha conseguenze sui materiali e sui diversi criteri progettuali da attuare in funzione del grado della struttura. Alcuni casi di studio saranno discussi e analizzati da più punti di vista: rispetto dei criteri progettuali, analisi della percezione, scelta dei materiali.
Relatori
Dario D’Orazio, ingegnere elettronico, PhD in acustica applicata. Lavora nel gruppo di acustica applicata dell’Università di Bologna dal 2007. Si occupa di qualità acustica degli ambienti performativi, di lavoro e didattici. Membro esperto UNI dal 2011, ha collaborato alla stesura delle norme UNI 11532.
Daniele Ponteggia, laureato in ingegneria elettronica presso l’Università degli Studi di Perugia e abilitato all’esercizio della professione di Ingegnere è iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Terni. Tecnico competente in acustica ambientale.
Opera principalmente come consulente nel campo dell’acustica architettonica e dell’elettroacustica con particolare esperienza nell’utilizzo dei software per la misurazione e la simulazione acustica CAD. E’ esperto di misurazione e caratterizzazione di trasduttori elettroacustici.
Si occupa inoltre di misurazioni fonometriche, stesura di valutazioni di impatto acustico, valutazioni in opera e previsionali dei requisiti passivi acustici degli edifici, progettazione di interventi di correzione acustica.
E’ membro dei gruppi di lavoro “Acoustic and Sound Source Modeling” e “Loudspeaker Modeling and Measurement” della Audio Engineering Society.Cristina Carrus si laurea in Ingegneria Edile-Architettura. Dopo aver lavorato nel mondo della progettazione frequenta il Master in Architettura, Strutture e Tecnologie approfondendo le tematiche inerenti le nuove tecnologie costruttive, la sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica.
Nel 2012 inizia a lavorare per Ecophon Saint-Gobain, sviluppando competenze inerenti l’acustica e la progettazione del comfort acustico. Svolge attività di Market Development, ricercando diversi account e accompagnando la clientela durante l’iter di specifica, progettazione fino all’installazione in cantiere delle soluzioni acustiche adottate.