Il 21 maggio si è tenuta, presso la sede di ISPRA a Roma, la riunione di avvio per la revisione della normativa in campo acustico, in attuazione di quanto previsto dalla Legge Europea 2013 bis (L. 161/2014).
Con l’obiettivo dell’armonizzazione della normativa nazionale (L. 447/95) e di quella comunitaria (Direttiva 2002/49/CE e D.Lgs. 194/05), con la L. 161/2014 viene delegato il Governo ad una revisione dei disposti vigenti, dall’acustica ambientale alla regolamentazione del rumore delle macchine destinate ad operare all’aperto, dall’acustica edilizia alla figura del Tecnico Competente.
Per poter adempiere a quanto previsto, il Ministero dell’Ambiente ha chiesto ad ISPRA di fornire un supporto tecnico per lo studio delle tematiche oggetto di delega, attraverso l’individuazione dei contenuti e la predisposizione dei testi degli schemi dei decreti legislativi da redigere.
Il Consiglio Federale, costituito dai rappresentanti legali di ISPRA e delle ARPA/APPA, ha poi deliberato che il lavoro di supporto al Ministero dell’Ambiente possa essere svolto mediante il contributo sinergico del Sistema delle Agenzie, attraverso la designazione di specifici rappresentanti per le diverse ARPA/APPA. Vista la complessità del lavoro da svolgere è stato nominato infine un gruppo ristretto di coordinamento costituito da un rappresentante di ISPRA (S. Curcuruto), di Arpa Toscana (G. Licitra) e di Arpa Piemonte (J. Fogola).
Oltre ai referenti del Sistema delle Agenzie, il gruppo di lavoro designato da ISPRA comprende i rappresentanti delle Regioni, dell’Associazione Italiana di Acustica e i principali portatori di interesse (gestori infrastrutture di trasporto, rappresentanti delle imprese, università ed enti di ricerca, liberi professionisti, …).
Nell’incontro del 21 maggio sono stati costituiti 12 gruppi di lavoro, uno per argomento della delega governativa, che hanno da subito avviato la propria attività discutendo i principali punti da affrontare, contenuti in una serie di schede appositamente predisposte.
I gruppi di lavoro dovranno produrre, entro la fine del 2015, una o più relazioni tecniche da consegnare al Ministero dell’Ambiente, sulla base delle quali verranno successivamente predisposti gli schemi dei decreti legislativi, che dovranno essere approvati inderogabilmente dal Governo entro il mese di giugno 2016.
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